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La storia del nostro pianeta ci tramanda incontrovertibilmente da milioni di anni la teoria dell'evoluzione. Da minuscoli organismi monocellulari che popolavano le acque alle creature anfibie, prime specie in grado di determinare i propri spostamenti e dotate di discernimento. Dai grandi rettili che costituirono la prima razza dominante nel mare, in cielo ed in terra, ai primati dotati della logica del branco e della tutela della prole, fino ai primi ominidi.

Ogni specie in grado di contraddistinguere il proprio tempo, di esserne il simbolo. Fino a quando il lento scorrere dell'evoluzione non ne determinasse l'estinzione o la trasmutazione in una nuova forma, un nuovo inizio dalle proprie ceneri.

Milioni di anni per arrivare all'uomo, prima specie a camminare eretta, la prima a essere dotata di pensiero speculativo, la prima a imporre un dominio assoluto sulle altre specie.

Evoluzione. Un percorso in eterno, continuo movimento, non misurabile dalle lancette di un orologio ma da solo lentissimi, impercettibili ed incessanti passi in avanti.

Anche nella nostra realtà, nel tempo in cui viviamo l'evoluzione dà prova di sè, promuove chi si adatta agli scenari che cambiano e determina l'estinzione di chi non è in grado o non vuole adeguarsi. Ma la differenza sostanziale è che le attività umane non sono contraddistinte da tempi e processi biblici. Sono stravolte dalla logica del tempo reale, nessuno spazio nè salvezza per chi non coglie con rapidità il volgere degli eventi, il mutamento di uno stato che si dava per scontato.

Oggi questo repentino processo evolutivo pesa sulle spalle di diverse attività professionali chiamate a rivedere le proprie strategie, a rimodulare l'assetto, a reinterpretare un approccio che se da un lato può aver generato risultati soddisfacenti ormai non è più in linea con le aspettative di un mercato che ha acquisito una nuova consapevolezza.

La figura del promotore finanziario oggi è nell'occhio del ciclone, inutile tentare di negarlo. Spesso per colpe non sue si trova alle prese con una clientela che pone domande e dubbi sempre più concreti e ai quali diventa ogni giorno più problematico trovare risposte. Una professione degna e onesta che è destinata a scontare le responsabilità di una gestione direttiva che nella migliore delle ipotesi si può definire leggera, quando non speculativa a spese del''investitore.

La situazione in cui si trova il promotore, il professionista bancario, ma questo discorso può valere anche per le altre figure professionali che gravitano nel mondo della consulenza finanziaria vera o presunta, sono di fronte al bivio in cui si trovarono i dinosauri alla fine del Cretaceo. Estinguersi o evolvere, con una sostanziale differenza.

L'estinzione dei grandi rettili fu un processo in qualche modo quasi ineluttabile, perchè il loro ridotto intelletto limitava le capacità di discernimento e la facoltà di scelta. L'uomo ha invece in mano le chiavi del suo destino, può valutare e misurare, paragonare e interpretare, fino a scegliere la soluzione ottimale.
Noi riteniamo che alla fine, sia pure fra molte resistenze e dubbi, il promotore deciderà di puntare sulla propria evoluzione, verso un percorso che lo conduca in nuova prospettiva, non più vincolata ad esigenze strumentali di una rete di distribuzione simile ad una catena di montaggio, ma verso un'attività nella quale far valere il proprio patrimonio di conoscenza al servizio di un cliente consapevole.

In questo processo il promotore non è da solo, non necessariamente deve affrontare questa evoluzione con le proprie esclusive forze. Può decidere di trovare supporto e collaborazione in altri che hanno già anticipato il mutamento. Decidere di condividere le esperienze, servirsi dell'aiuto di altri non è un sintomo di debolezza, è invece simbolo della massima consapevolezza.

A.M.U. INVESTMENTS S.I.M. S.p.A. ha deciso fin dalla propria costituzione di intraprendere la strada della consulenza indipendente. Nel percorso evolutivo ha scelto dal principio di operare in piena trasparenza perchè convinta che questa sia l'unica strada percorribile in un mercato cosciente ed ormai libero nelle scelte. Per questo apriamo la nostra porta a coloro che oggi sono di fronte al bivio, conosciamo le difficoltà della scelta e quanto densa di ostacoli possa essere la trasmutazione.

I dinosauri non conoscevano il concetto di collaborazione.
Non fecero in tempo ad imparare.