Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Strumenti personali

Sezioni

"Non è la specie più forte che sopravvive, e neanche la più intelligente,
ma quella che si adatta meglio al cambiamento". Charles Darwin
Tu sei qui: Home / Services / Private / Previdence

Previdence

 

Fra gli etologi si dibatte da lungo tempo se gli animali siano in grado di percepire il futuro e quindi capaci di programmare le proprie azioni al di là del contingente.

Gli esemplari più giovani di formiche mietitrici, ad esempio, hanno il compito di presidiare un'area definita per difendere il nido dai predatori; devono poi contribuirne all'ampliamento, e infine devono esplorare il terreno circostante per la ricerca di luoghi adatti a nuovi insediamenti. Con lo scorrere del tempo, il progressivo invecchiamento determina che gli individui più maturi siano sempre più esonerati da queste funzioni per dedicarsi, fino all'ultimo, all'attività di accumulo delle riserve di semi che saranno consumate nei periodi di aridità e di carestia.

Ancora non è definito se si tratti di comportamenti intelligenti o invece di azioni istintive, il risultato di adattamenti evolutivi necessari nella lotta per la sopravvivenza. In ogni caso questi insetti dimostrano di possedere un'abilità nel pianificare che ha pochi riscontri nel mondo animale.

La natura ci suggerisce la strada maestra.

Nell'immaginario siamo abituati ad attendere il momento del pensionamento con distacco, semplicemente come il tempo del passaggio verso la fase in cui godere passivamente dei frutti di una vita di lavoro. Tendiamo a percepire come lontano quel frangente, e non prestiamo particolarmente attenzione a ciò che comporterà la transizione.

Ma l'evoluzione dei tempi ci spinge a dover necessariamente modificare questo approccio.

Non è possibile immaginare il pensionamento come un perenne ritiro dorato e soprattutto non possiamo delegare alla semplice contribuzione previdenziale il nostro futuro. Dati incontrovertibili confermano come l'aspettativa di vita si stia allungando ad un tasso costante e, con l'indebolimento della previdenza pubblica, si rende necessario adottare misure integrative che riducano il rischio di veder eroso il capitale in anticipo rispetto al ciclo di vita.

Una facile soluzione potrebbe essere quindi affidarsi alla miriade di fondi pensione sul mercato o ad altri strumenti finanziari aventi le medesime caratteristiche. Ma l'oneroso costo delle commissioni, la scarsa considerazione nei confronti delle specifiche necessità di ogni cliente, la deficitaria trasparenza nei rapporti rendono questo approccio non solo improduttivo, ma talvolta controproducente.

Noi crediamo che questa non sia la strada giusta. 

La maggior risorsa, il più grande patrimonio che l'uomo ha è nel suo lavoro, nella capacità di generare reddito con continuità, nel rimanere motore del destino proprio e delle persone vicine. Per farlo non può affidarsi passivamente a soluzioni standardizzate, non in grado di generare autentico valore né consegnare il proprio futuro nelle mani di gestori ed intermediari che hanno come unico interesse il conseguimento di cospicui profitti. 

Serve invece, da subito, cominciare a pianificare la propria strategia previdenziale con chi non ha interessi di parte da soddisfare, ma ha come obiettivo il perseguimento di un risultato in linea con le aspettative di lungo termine del cliente. Parliamo di un approccio consulenziale tailor-made, che si focalizzi sulla necessità di costruire un patrimonio solido e duraturo, capace di garantire tranquillità e serenità nel futuro. 

In fondo, la formica mietitrice non smette mai di dare il suo contributo, e non trova il pacchetto di semi già pronto e disponibile fuori dal nido.